sabato 22 novembre 2014

La Massese di Danesi.



Professionalità.

Se dovessi riassumere in un unico termine la mia settimana di tirocinio alla Massese, “professionalità” sarebbe sicuramente quello più esaustivo.

Attraverso il Corso UEFA B, infatti, ho avuto la possibilità di assistere all’intera settimana di lavoro della Massese di Mister Danesi.

Inizialmente ero un po’ scettico, nessuno mi aveva mai parlato della prima squadra della mia città utilizzando parole positive, ma appena entrato e conosciuto lo Staff Tecnico ho cambiato immediatamente opinione.

Ho trovato, fin dal primo momento tanta disponibilità: sono stato accolto, insieme ai miei compagni di corso, in maniera impeccabile e sono stato messo al corrente dell’ intera programmazione settimanale attraverso una spiegazione dettagliata.

Una volta sul campo ho potuto apprezzare l’alta qualità del lavoro di Mister Danesi e del suo Staff, un lavoro pianificato in base alle esigenze della rosa, in base agli errori commessi in gara e in base all’avversario.

Alta intensità, grande entusiasmo, passione e disponibilità sono gli elementi che hanno attirato la mia attenzione, confermati successivamente anche dal costruttivo scambio di opinioni con i protagonisti.

Non ci sono pause, si passa da un’esercitazione all’altra in pochi secondi, la palla è sempre protagonista e i componenti dello Staff sono attenti ai minimi dettagli, quelli che poi fanno la differenza.

I Mezzi di Allenamento, i Carichi di Lavoro, l’Organizzazione delle Sedute e gli Obiettivi da perseguire sono esattamente in linea con i concetti espressi dal Settore Tecnico della F.I.G.C. e dal docente Mister D’Arrigo: a Massa ho finalmente osservato dal vivo quello che viene definito un’ Allenatore Evoluto.

Un Allenatore, cioè, che cerca di fornire ai suoi giocatori tutti gli strumenti per migliorarsi allenamento dopo allenamento, che si avvale della preziosa collaborazione di uno Staff altamente qualificato e che organizza l’attività sul campo tenendo presente un aspetto fondamentale: i protagonisti sono loro, i giocatori, noi allenatori abbiamo il compito di mettere a loro disposizione le nostre conoscenze per accompagnarli nella loro crescita.



Esco da questa esperienza, se pur limitata nel tempo, con un bagaglio culturale profondamente arricchito e con tanto entusiasmo nel proseguire la mia avventura, nel perseguire il mio obiettivo.

Un grazie di cuore per la grande possibilità alla società che mi ha permesso di conoscere più da vicino un Calcio che non avevo ancora mai visto a questi livelli, grazie all’ U.S. Massese 1919.


mercoledì 1 ottobre 2014

Tecnica e Sintonia tra compagni di reparto.


esercizio_18813

Obiettivo Primario: Passaggio

Obiettivo Secondario: Controllo e difesa della palla

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi

Numero giocatori: 15

Minuti esercitazione: 20

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 1

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 41 minuti

 

Descrizione

Il Mister organizza il terreno di gioco con tre quadrati di dieci metri per lato.

All'esterno di ogni quadrato lavorano cinque giocatori, suddivisi per reparto in modo tale da accrescere l'Affidabilità tra compagni di Difesa, Centrocampo e Attacco.

In questo caso l'Obiettivo della Seduta è la Trasmissione, ecco un esempio di possibili Varianti:

1) Nel primo quadrato il giocatore in possesso effettua una trasmissione al compagno per poi prendere il suo posto e così via;
2) Nel secondo il giocatore in possesso effettua una trasmissione al compagno per poi proporsi per ricevere la sponda e servire lo stesso compagno sulla corsa;
3) Nel terzo quadrato il giocatore in possesso effettua una trasmissione al compagno, si appresta a ricevere la sponda e trasmette la palla ad un terzo compagno posizionato sul birillo opposto;


Inoltre il Mister può inserire, gradualmente, altre Varianti in grado di sviluppare ulteriori obiettivi, tra cui:

- esecuzione degli esercizi con un numero predefinito di tocchi fino ad arrivare alla trasmissione di prima intensione (Controllo e Trasmissione);
- esecuzione di un Contromovimento prima della Ricezione interpretando i birilli come avversari (Smarcamento);
-
Controllo Orientato;
- esecuzione degli esercizi ad Alta Intensità per sviluppare Capacità Condizionali quali Rapidità, Velocità di Esecuzione e di Pensiero, Cambi di Direzione;

Si tratta di un’ Esercitazione a Stazioni, quindi dopo un tempo predefinito dal Mister, i giocatori cambiano quadrato in senso orario, in modo tale che tutti lavorino su tutti i quadrati.

 

Materiale Occorrente

Birilli
Casacche
Palloni

martedì 30 settembre 2014

Reattività, Coordinazione e Flessibilità Articolare


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Obiettivo Primario: Rapidità Obiettivo

Secondario: Combinazioni motorie

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi

Numero giocatori: 6

Minuti esercitazione: 5

Numero di serie: 3

Minuti di recupero: 1

Numero di recuperi: 2

Tempo totale: 17 minuti

 

Descrizione

Si organizza il Campo di Allenamento come in figura, scegliendo il numero di Stazioni in relazione al numero di Calciatori.

L' Esercitazione proposta in questo articolo è utile per sviluppare le Capacità Condizionali legate a Rapidità, Coordinazione e Flessibilità Articolare.
Inoltre permette all'allenatore di inserire numerose Varianti che stimolano il giocatore a mantenere un alto livello di Concentrazione durante lo svolgimento evitando l'Adattamento Psico-Motorio.



SVOLGIMENTO:Il giocatore,arrivando a toccare la Soglia del Massimale, effettua degli Scatti di cinque metri tra i birilli (Rapidità) per poi proseguire con esercizi di Coordinazione sulla Speed Ladder e, al ritorno, esegue esercizi per la Mobilità Articolare.


Il Mister può chiedere di eseguire sei ripetizioni suddivise in tre serie da due ripetizioni inserendo le Varianti nel seguente modo:

Prima serie da due ripetizioni uguali: scatto a Incrocio sul birillo opposto, scatto dritto sul birillo successivo, Skip basso sulla speed ladder e al ritorno Mobilità per gli arti superiori;

Recupero

Seconda serie da due ripetizioni uguali: scatto dritto sul birillo successivo, scatto a Incrocio sul birillo opposto, Skip alto sulla speed adder e al ritorno Mobilità per arti inferiori;

Recupero

Terza serie da due ripetizioni uguali: due scatti a Incrocio consecutivi, Corsa Laterale sulla speed ladder e Mobilita per gli Arti Inferiori al ritorno.

 

Materiale Occorrente

Birilli
Speed Ladder

venerdì 26 settembre 2014

2 vs 1 con il Portiere


esercizio_18647

Obiettivo Primario: Presa di posizione

Obiettivo Secondario: Smarcamento

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi

Numero giocatori: 9

Minuti esercitazione: 10

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 1

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 21 minuti

 

Descrizione

Si dividono i giocatori in tre file, sulla trequarti.


Il portiere serve un compagno, scegliendo a suo piacimento una delle tre file, con una palla rasoterra.

Il giocatore che riceve scarica al compagno più vicino e prende rapidamente posizione per difendere la porta dall'attacco degli altri due compagni.

Ecco che prende vita un 2 vs 1 per la conclusione a rete che deve avvenire nel più breve tempo possibile.

Si tratta di un esercizio proficuo per sviluppare capacità quali Smarcamento e Tattica Individuale:
chi difende, infatti, deve riuscire a posizionarsi nel modo migliore coprendo, con la collaborazione del portiere che può chiamare una sua eventuale uscita, le linee di passaggio.

Chi attacca invece deve sfruttare la superiorità numerica muovendosi bene senza palla per arrivare velocemente al tiro.

 

Materiale Occorrente

Porta
Palloni
Casacche
Cinesini

martedì 23 settembre 2014

Dai e Vai per gli spazi ridotti


esercizio_18492

Obiettivo Primario: Calciare

Obiettivo Secondario: Smarcamento

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti

Numero giocatori: 4

Minuti esercitazione: 10

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 2

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 22 minuti

 

Descrizione

L'esercizio prevede la sistemazione di 5 birilli e 4 giocatori come in figura (lato del quadrato 15m)


Il giocatore in possesso effettua una trasmissione della palla al compagno e subito dopo si porta il più velocemente possibile verso il birillo libero (Spazio Vuoto).


Le varianti sono numerose e possono essere introdotte gradualmente per rendere l'allenamento sempre più completo.
Il Mister infatti può chiedere ai giocatori di lavorare a tre tocchi, poi solo due e infine di prima intenzione, può introdurre lo smarcamento prima semplice e poi con contromovimento e può anche lavorare sotto il profilo atletico, chiedendo di prestare attenzione ai cambi di direzione e all'intensità della corsa per attaccare lo spazio.

Questa esercitazione è quindi utile per lavorare su diversi obiettivi, tra cui:
- attacco degli spazi
- tecnica di base (trasmissione)
- tattica individuale (smarcamento)
- rapidità e reattività

 

Materiale Occorrente

Birilli
Palloni

mercoledì 17 settembre 2014

Tecnica di Base associata a Rapidità, Reattività e Cambi di Direzione.


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Obiettivo Primario: Rapidità

Obiettivo Secondario: Controllo della palla

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti

Numero giocatori: 9

Minuti esercitazione: 10

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 2

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 22 minuti

 

Descrizione

Si organizza il Campo di Allenamento come in figura, posizionando 3 birilli a 10m uno dall'altro e distanti 20m dalla fila di altri 3 birilli parallela (le distanze possono essere modificate in base agli obiettivi atletici da perseguire).


I giocatori della fila centrale partono uno alla volta, eseguono il gesto tecnico chiesto dal Mister (appoggi al volo, stop e appoggio, colpo di testa...) e si dirigono con intensità massima verso il giocatore opposto.
In questo modo l'Allenatore ha la possibilità di associare lo sviluppo della Tecnica allo sviluppo di Capacità Fisiche come: Rapidità, Reattività, Cambi di Direzione, Cambi di Ritmo e Coordinazione.


E' opportuno dividere i ragazzi in 3 gruppi in modo tale da controllare con più facilità l'alternanza dei giocatori che devono eseguire l'esercizio.

Evitare che si creino code troppo lunghe che concederebbero troppo recupero ai giocatori rendendo l'esercizio poco allenante dal punto di vista fisico.

 

Materiale Occorrente

Birilli
Casacche
Palloni

sabato 13 settembre 2014

L' Elastico Difensivo.


esercizio_17983

Obiettivo Primario: Presa di posizione

Obiettivo Secondario: Marcamento

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi

Numero giocatori: 4

Minuti esercitazione: 10

Tempo totale: 10 minuti

 

Descrizione

L'esercitazione protagonista di questo articolo appartiene alla Categoria della Tattica di Reparto, in questo caso si prende in esame il Reparto Difensivo.

In un metà campo si schiera la Difesa, in questo caso a 4, e si chiede ai giocatori di effettuare il "Movimento ad Elastico": attaccare l'avversario e togliere profondità verso la porta da difendere (il movimento in questione è evidenziato dalle frecce tratteggiate) tenendo in considerazione di due concetti fondamentali: "Palla Coperta e Palla Scoperta".


Svolgimento

Uno dei difensori, a turno, lancia la palla verso il Mister, posizionato a metà campo. Appena parte il lancio, e la palla è quindi "Coperta", ovvero non giocabile dall'Allenatore (avversario), la difesa sale a grande velocità allargandosi fino a coprire tutta la larghezza del campo.

Nel momento in cui la palla è "Scoperta", ovvero giocabile dal Mister che nel frattempo ha recuperato il lancio e punta la difesa palla al piede, il reparto deve togliere profondità, ovvero scivolare velocemente verso la porta e stringere verso la fascia centrale del campo.

Durante la fase di attacco, quella in cui la difesa sale, l'Allenatore deve curare un dettaglio fondamentale:

la velocità, i difensori devono prendere campo molto velocemente in maniera da accompagnare l'azione dei propri compagni, farsi trovare pronti in caso di errore, tenere la squadra corta e applicare coi tempi giusti la Regola del Fuorigioco.


Durante la fase di recupero è importante curare la Posizione del Corpo, il difensore non deve mai dare le spalle all'avversario, ma correre verso la porta o sfruttando la corsa all'indietro, oppure con il corpo e la testa girati verso la palla per correre più velocemente.


Se il rinvio del Mister verso la Difesa è direzionato nelle fasce esterne del campo, il difensore deve posizionarsi correttamente con il corpo in modo da tenere sempre sotto controllo la palla e l'avversario.


A questo punto la palla torna in possesso dei difensori che fanno ripartire l’esercizio.

 

Materiale Occorrente

Palloni


mercoledì 10 settembre 2014

Rapidità e Abilità in spazi ridotti.


Quella che sto per presentarvi è un’esercitazione da inserire nella Fase Centrale Analitica dell’allenamento.

L’esercizio prevede infatti numerose variabili che permettono al Mister di utilizzarlo per raggiungere diversi obiettivi, tra cui:

- Sviluppo della Tecnica Analitica

- Trasmissione

- Guida della Palla

- Difesa della Palla

- Posizionamento corretto del corpo

- Velocità e Rapidità

- Concentrazione


esercizio_17869

Obiettivo Primario: Passaggio

Obiettivo Secondario: Velocità

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti

Numero giocatori: 3

Minuti esercitazione: 12

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 4

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 28 minuti

 

 Descrizione

Si organizza il terreno di gioco come in figura, utilizzando un numero di stazioni relativo al numero dei giocatori presenti (ES.: 15 giocatori, 5 stazioni).

Il giocatore posizionato al centro deve dirigersi al massimo della velocità in direzione del compagno posizionato su un lato, eseguire un gesto tecnico su richiesta del Mister e raggiungere immediatamente il compagno sul lato opposto.


Il lavoro dura 1 minuto, al termine il Mister chiama il cambio ed entra uno dei giocatori esterni. Una volta che tutti e tre i giocatori di ogni singola stazione hanno eseguito l'esercizio il Mister cambia gesto tecnico e si ricomincia.


L’Allenatore durante l’esecuzione deve porre grande attenzione all’intensità e stimolare i giocatori a dare il massimo anche dal punto di vista fisico.

E’ fondamentale variare i gesti tecnici, alcuni esempi:


- Interno Destro e Sinistro al volo

- Collo Destro e Sinistro al volo

- Coscia destra e sinistra al volo

- Stop (vari tipi) e Trasmissione

 

Materiale Occorrente

Cinesini
Palloni

giovedì 24 luglio 2014

Fase di Attivazione, scambi al colore diverso


Continua la serie di Articoli dedicata alla Fase di Attivazione con un Post che descrive una serie di esercizi specifici utili per preparare i Giocatori a sostenere i carichi di lavoro proposti nelle fasi successive della Seduta di Allenamento.

esercizio_14648

Obiettivo Primario: Riscaldamento e Attivazione Neuro-Muscolare

Obiettivo Secondario: Controllo e difesa della palla

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti

Numero giocatori: 9

Minuti esercitazione: 15

Numero di serie: 1

Tempo totale: 15 minuti

 

Descrizione

Si organizza il Terreno di Gioco come in figura, inserendo all'interno di un quadrato 20X20m 9 giocatori appartenenti a tre differenti squadre.

I giocatori si muovono liberamente all'interno del quadrato.


Si inizia con una serie di trasmissioni rapide con le mani al colore diverso, il Mister deve indicare preventivamente la sequenza di colori (in questo caso blu-rosso-bianco-blu) che DEVE essere modificata ripetutamente per mantenere alto il livello di concentrazione dei ragazzi.


Dopo un certo periodo di tempo (pianificato dal Mister) si inizia ad inserire una serie di variabili a seconda degli obiettivi per i quali si intende lavorare durante le fasi successive della seduta, ecco alcuni esempi:



     - palla in mano e trasmissione al volo di interno piede (DX-SX)


     - palla in mano e trasmissione al volo di collo piede (DX-SX)

     - palla in mano e trasmissione al volo con la coscia (DX-SX)

     - palla in mano e trasmissione col petto

     - palla a terra e trasmissione di interno piede a due tocchi (DX-SX)

     - palla a terra e trasmissione di interno piede a un tocco (DX-SX)


     - possesso palla di prima intenzione due colori contro uno (6VS3)

     - modificare l'accoppiamento dei colori in possesso e di conseguenza del colore in pressione

L'inserimento delle variabili è PROGRESSIVO, il carico di lavoro al quale i giocatori vengono sottoposti cresce gradualmente favorendo le modificazioni fisiologiche dell'organismo dovute all'aumento della temperatura.

 

Materiale Occorrente

Palloni
Coni
Birilli
Casacche


Naturalmente non si tratta di una Fase di Attivazione completa, ma di una esercitazione e le sue possibili variazione che è parte integrante del riscaldamento.

La Fase di Attivazione, infatti, per essere completa ed esauriente deve prevedere altri esercizi che analizzeremo nei post successivi.


giovedì 17 luglio 2014

Fase di Attivazione, Trasmissione a 3


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Obiettivo Primario: Reattività

Obiettivo Secondario: Capacità di orientamento

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi

Numero giocatori: 8

Minuti esercitazione: 5

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 1

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 11 minuti

 

Descrizione

Si organizza un quadrato di gioco come in figura, di misura variabile in base al numero di giocatori.
Dividere i calciatori in gruppi di 8.
Il giocatore posizionato sul cerchio ed in possesso palla serve il compagno che sta per sopraggiungere in prossimità del cono centrale.
Il calciatore che riceve palla, al centro, effettua una trasmissione verso un compagno a sua scelta e si dirige verso un altro compagno, diverso da quello al quale ha appena passato la palla.
Si tratta di un'esercitazione molto utile da utilizzare all'interno della fase di attivazione: il ritmo non è necessariamente elevato e l'esercizio necessita di una buona concentrazione dei suoi interpreti pe essere eseguito correttamente.
Il Mister può inoltre curare numerosi aspetti tra cui: tempo di gioco, precisione di passaggio, esecuzione corretta dei movimenti senza palla, cambi di direzione, cambi di ritmo.

 

Materiale Occorrente

Palloni
Coni
Birilli

venerdì 11 luglio 2014

L’ autore de “Il Nuovo Mister”, Massimo Taurino.


Considerando il buon rendimento di questo blog in quanto a numero di lettori complessivi, mi sembra doveroso e opportuno parlare un po’ di me in modo tale che tutti gli interessati possano conoscere più da vicino l’ideatore de Il Nuovo Mister.

Il mio nome è Massimo Taurino, ho 25 anni e da quando ne ho più o meno 5 nutro una passione immensa per il Calcio.

Dopo un passato nei Settori Giovanili Dilettantistici e Professionistici (brevissima parentesi) ho deciso di iscrivermi al Corso di Laurea in Scienze Motorie all’Università di Pisa.

All’età di vent’anni però non avevo unito ancora tutti i puntini (S.J.), avevo tante idee ma mancava un filo conduttore.

Col passare del tempo mi sono reso conto che quella passione sfrenata per questo sport non era ancora finita, anzi stava iniziando a crescere in maniera dirompente.

In quel momento ho capito, ho unito i puntini e l’obiettivo si è materializzato davanti a me, distintamente.

Ecco perché ogni giorno studio, mi aggiorno, mi confronto e mi impegno per diventare un Allenatore Professionista, per vivere di Calcio con Umiltà, Rispetto, Correttezza e tantissima sana Ambizione.

Anche se ovviamente l’obiettivo non è ancora stato raggiunto mi sento di ringraziare, col cuore, oltra alla mia famiglia, che rappresenta un punto fermo e un appoggio motivazionale (e non solo) fondamentale del quale non potrei fare a meno, la mia compagna Ilaria, fonte di ispirazione, di sostegno psicologico e morale, persona in grado di non farmi dimenticare MAI per nessun motivo il perché di tutti questi sacrifici, la luce che illumina il mio cammino.

Per tutti i miei lettori e non solo…..


MASSIMO TAURINO

Allenatore Giovanissimi 2001 A.S.D. Ricortola 1972
Preparatore Atletico Settore Giovanile e Prima Squadra  A.S.D. Ricortola 1972
Laureando in Scienze Motorie

Allenatore di Base UEFA B (FIGC)
Allenatore dilettante di 1° 2° 3° Categoria e Juniores Regionale (FIGC)

Allenatore con qualifica CONI-FIGC
Allenatore qualificato MisterCalcio.com
Titolare del Blog: Il Nuovo Mister
Titolare del Centro Privato di Allenamento: Il Nuovo Mister



Il Nuovo Mister 1

giovedì 10 luglio 2014

Riscaldamento Tecnico, possesso 4vs2


In qualità di unico articolista de Il Nuovo Mister porgo le più sentite scuse ai miei lettori per il periodo di mancate pubblicazioni.
Oggi, però, torno ad offrire il mio contributo a tutti gli appassionati e continuerò a farlo con la puntualità di sempre.

L’argomento di questo articolo è la Fase di Attivazione, la prima parte della Seduta di Allenamento.

Ci sono ancora istruttori e allenatori che tendono a minimizzare il Riscaldamento, scegliendo di non dedicare a questa fase la grande attenzione che merita.

Una fase di attivazione organizzata e curata nel dettaglio permette di:
  • aumentare la vasodilatazione, l'approvvigionamento di sangue ai muscoli e di conseguenza favorire l'apporto di nutrienti e lo scambio gassoso al muscolo in attività;
  • aumentare gli impulsi nervosi al muscolo;
  • migliorare lo smaltimento delle scorie;
  • aumentare la temperatura corporea per fare in modo che l'attività degli enzimi responsabili della produzione di energia possa essere ottimizzata.
Si ritiene inoltre che l'innalzamento della temperatura corporea mediante il riscaldamento migliori la funzione muscolare portando ad una maggiore elasticità dei muscoli.

Ecco la proposta:

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Obiettivo Primario: Riscaldamento tecnico

Obiettivo Secondario: Smarcamento

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti

Numero giocatori: 6

Minuti esercitazione: 10

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 3

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 23 minuti

 

Descrizione

Si organizza il Campo di Allenamento come i figura, dividendo i giocatori in gruppi di 6 in base al loro numero complessivo.

Quattro giocatori si posizionano sui lati del quadrato e due in mezzo.
I giocatori in possesso hanno l'obbligo di rimanere sul lato del campo, senza addentrarsi al suo interno.

I giocatori in fase di non possesso invece devono recuperare palla senza aggredire il diretto avversario, ma intervenendo sulla linea di passaggio.
Per questo proposito è necessario che i giocatori in fase di non possesso si dividano lo spazio di gioco imparando a correre in maniera sensata: uno attacca il possessore per impedirgli il passaggio e l'altro si porta sulla linea di trasmissione. 
In questo modo il Mister può lavorare anche sulla Comunicazione, un aspetto fondamentale per una squadra di calcio.

Solo al fischio del Mister i giocatori in mezzo possono essere sostituiti dagli altri, in questo modo è il l'Allenatore a dettare i tempi di gioco in base agli obiettivi che desidera raggiungere per mezzo dell'esercizio.


Si tratta di un'esercitazione che può essere soggetta a molte variazioni, tra cui il numero dei tocchi che i giocatori possono utilizzare.
Questo dato risulta fondamentale perché incide sul Ritmo dell'esercizio, un aspetto importante per rendere il riscaldamento il più possibile proficuo.

 

Materiale Occorrente

Palloni
Birilli
Casacche

mercoledì 25 giugno 2014

Mister Rizzi e l’Analisi della Fase Offensiva


Nel mio post precedente avevo illustrato il mio Metodo d'Analisi della squadra avversaria. Dopo una breve introduzione mi ero concentrato sulla fase difensiva e sulle sue modalità di analisi.

Oggi, invece, vi propongo in maniera sintetica il mio punto di vista su quella offensiva.
Anche qui ci sono dei macro-principi su cui sono solito concentrarmi:
  • Valutare se lo scaglionamento offensivo è corretto o meno
  • Circolazione della palla, veloce o lenta
  • Inizio del gioco: dal portiere, apertura sugli esterni o costruzione coi centrali
  • Individuare i giocatori in difficoltà in costruzione di manovra
  • I centrali si inseriscono nel gioco d'attacco
  • Comportamento degli esterni: spingono o lavorano solo a sostegno?
  • Individuare se una squadra ha un giocatore in grado di dettare i tempi di gioco in mezzo al campo
  • Eventuali inserimenti dei centrocampisti e con quali movimenti
  • Predisposizione per il gioco corto o ricerca dei cambi di lato?
  • La squadra dispone di fantasisti?
  • Valutare le posizioni degli attaccanti con palla in possesso dei compagni
Infine, dopo aver adeguatamente enucleato e sviluppato tali principi scendendo il più possibile nel dettaglio, passo a descrivere le situazioni di Palla Inattiva a favore.
Nel farlo, cerco di valutare alcuni aspetti come:

  • Osservare chi calcia i corner, con quale traiettoria e chi sono i saltatori
  • Punizioni: chi le calcia, con quale traiettoria e qual è l'obiettivo
  • Rimesse laterali: metto in risalto solo situazioni preparate e ripetute più volte nella gara
  • Osservare attentamente il movimento dei giocatori che vanno a colpire palla, ma anche quello di chi prova, per mezzo di blocchi, a favorirne le conclusioni.



venerdì 20 giugno 2014

Forza Esplosiva e Rapidità, la palla è ancora protagonista


L’esercitazione che segue ha lo scopo di lavorare prevalentemente sulla Rapidità e sulla Forza Esplosiva.

Per ottenere i risultati sperati il Mister ha la necessità di dosare sapientemente il Carico: i dati sotto riportati sono indicativi.

Anche questo fa parte degli esercizi “integrati” che seguono il metodo de Il Nuovo Mister e che permettono all’allenatore di lavorare non solo sulle Capacità Condizionali ma anche sulle Capacità Tecnico-Tattiche al fine di rendere la Seduta di Allenamento molto proficua per molteplici aspetti.

esercizio_13724

Obiettivo Primario: Rapidità

Obiettivo Secondario: Smarcamento

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti

Numero giocatori: 12

Minuti esercitazione: 10

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 2

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 22 minuti

 

Descrizione
Si organizza il campo di allenamento come in figura: due stazioni da sei giocatori.


Il giocatore rosso e quello blu della stazione di sinistra iniziano contemporaneamente con un percorso per la rapidità, effettuano un esercizio sulla speed ladder e ingaggiano un duello 1vs1.
La stessa cosa vale vale per i giocatori della stazione di destra per i quali, però, è previsto un percorso rapido diverso e l'assenza della speed ladder.


Al termine dei duelli, sancito dal fischio del Mister, i giocatori rossi attaccano la porta difesa dal portiere impossessandosi del pallone posizionato a limite dell'area, mentre quelli blu devono impedire agli avversari di segnare, creando così un duello 2vs2 per arrivare alla conclusione a rete.


Finita l'esercitazione i giocatori cambiano fila in modo da alternare sempre attaccanti e difendenti.
Dopo un certo numero di serie (definito in precedenza dal Mister in base agli obiettivi e allo stato di forma dei giocatori) i ragazzi si alternano nelle stazioni al fine di permettere a tutto il gruppo di lavorare su entrambe le esercitazioni.

 

Materiale Occorrente
Palloni
Cinesini
Casacche
Speed Ladder
Porte piccole

mercoledì 18 giugno 2014

Tattica e Capacità Condizionali, la costruzione dell’Azione Offensiva


Nei post precedenti vi ho presentato alcune esercitazioni utili per sviluppare il Possesso Palla, legato a diverse soluzioni di Manovra Offensiva da sfruttare soprattutto nella metà campo avversaria.

E’ importante precisare, però, quanto sia utile dare inizio alla manovra  organizzando un possesso palla proficuo a partire dai Centrali di Difesa: gestire il pallone già dalla Difesa, infatti, aumenta notevolmente la possibilità di trovare spazi liberi per avanzare e successivamente attaccare la profondità.

Ecco l’esempio di un’ esercitazione legata allo sviluppo dell’azione con i centrali difensivi, che permette al mister di lavorare anche sulla Potenza Aerobica, ottimizzando i tempi e l’utilità della Seduta di Allenamento:

esercizio_13708

Obiettivo Primario: Smarcamento

Obiettivo Secondario: Resistenza

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti

Numero giocatori: 17

Minuti esercitazione: 20

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 2

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 42 minuti

 

Descrizione


All'interno di un rettangolo di gioco si organizza un 6vs6 con 5 jolly (giocatori rossi): l'obiettivo della squadra in possesso è quello di raggiungere il settore più lontano e ricominciare. I jolly, naturalmente, giocano con la squadra in possesso e non intervengono nella fase difensiva.
I giocatori in Fase Difensiva possono difendere esclusivamente all'interno della zona assegnata.


Il Mister deve prestare grande attenzione soprattutto agli aspetti seguenti:
1) Ottenere vantaggi impostando il gioco dai centrali;
2)Liberare uomini nel settore successivo durante l'avanzamento;
3)Riconoscere il compagno senza marcatura;


Col passare del tempo, notando l'acquisizione di determinate competenze, possiamo introdurre diverse variabili:
1) l'avanzamento dei centrali di difesa;
2) l'introduzione del tiro in porta;
3) l'ingresso dei difensori nella zona in cui si trovano i centrali avversari;

Per rendere questa esercitazione utile anche per sviluppare la Potenza Aerobica e il Meccanismo Anaerobico Alattacido è bene eliminare le pause e incitare i giocatori a tenere un ritmo di gioco molto elevato, in grado di riprodurre in maniera realistica le situazioni di gara. 

Materiale Occorrente
Casacche (3 colori)
Palloni
Cinesini

lunedì 16 giugno 2014

Il Cambio di Gioco


L’esercitazione pensata da “Il Nuovo Mister” (Massimo Taurino), cosi come la maggior parte delle atre esercitazioni, è in linea con l’obiettivo generale:

Ideare esercizi in grado di stimolare non solo la parte Tecnica e Tattica, ma anche le Capacità Condizionali bilanciando il Carico di Lavoro in base all’età, alle caratteristiche e agli obiettivi da perseguire.

Prestando grande attenzione alla Gestione del Carico, i risultati che si possono ottenere sfruttando questo metodo sono molto proficui: evitando di far correre i ragazzi intorno al campo troppo spesso e inserendo la palla come strumento chiave all’interno di quasi tutte le esercitazioni, l’impegno da parte dei calciatori aumenta a dismisura e così anche i risultati.

esercizio_13695

Obiettivo Primario: Resistenza

Obiettivo Secondario: Controllo e difesa della palla

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti

Numero giocatori: 12

Minuti esercitazione: 10

Numero di serie: 2

Minuti di recupero: 3

Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 23 minuti

 

Descrizione
Si organizza un campo di allenamento come in figura: 2 campi ridotti (bilanciare bene le misure in base al n° di giocatori).
All'interno di uno dei due campi si propone un possesso palla in parità numerica, che può essere modificato con molte variabili, come l'introduzione dei jolly, il punto si ottiene quando viene raggiunto un numero di passaggi consecutivi stabilito dall'allenatore.


Nell'altro campo si propone un possesso palla diverso dal primo per numero di tocchi a disposizione del calciatore e per numero di passaggi da raggiungere.
Nel momento in cui, all'interno di uno dei campi, viene raggiunto l'obiettivo (es: 5 passaggi a 2 tocchi), la squadra in possesso effettua un cambio di gioco lanciando il pallone all'interno dell'altro campo e portando un numero minimo (che può essere modificato) di 2 calciatori che andranno a dare man forte ai loro compagni in azione nel quadrato opposto.


A questo punto nel quadrato si crea una superiorità numerica che imporrà ai difendenti di aumentare il ritmo per andare in pressione e recuperare palla. A palla recuperata il gioco si ferma e tutto ritorna come all'inizio.
Si tratta di un'esercitazione molto utile per stimolare i Meccanismi Energetici di tipo Anaerobico Alattacido e Aerobico.

 

Materiale Occorrente

Palloni

Cinesini

Casacche

venerdì 13 giugno 2014

L’Empoli e il nuovo Responsabile del Settore Giovanile.


Da sempre, attraverso Il Nuovo Mister, mi permetto di raccontare la filosofia, la professionalità e l'efficienza del Settore Giovanile dell'Empoli.



Lo faccio per trarne esempio, per informarvi su uno dei modi più proficui di “insegnare Calcio” con lo scopo di incoraggiare soprattutto il panorama dilettantistico a investire risorse umane ed economiche per garantire un futuro ai nostri giovani calciatori, con correttezza e lealtà.

Oggi "Il Nuovo Mister" torna a parlare di Empoli, ma con il morale basso e i toni non del tutto positivi, colmi comunque di speranza che le notizie poco comprensibili che arrivano dalla Società toscana siano infondate.

Con umiltà, lavoro e sacrificio, l’Empoli fa del Settore Giovanile la linfa vitale della sua organizzazione riuscendo a stupire per efficienza e professionalità, rendendo famoso nel mondo lo “Stile Empoli”.



Oggi però sono sorpreso e attonito dalle voci e dalle reazioni che circondano il cambio di dirigenza del Settore Giovanile e ho intenzione di porre dei quesiti ai miei lettori, nella speranza che qualcuno conosca veramente la verità in nome della stima e dell’affetto che tutto il popolo del Calcio nutre per questa grande società.
 

L’Empoli ha appena ufficializzato la nomina di un nuovo Responsabile del Settore Giovanile, scelta ovviamente lecita, ma ciò che in questi giorni desta sospetto e preoccupazione sono le motivazioni, mai ufficialmente rese note.

Seguendo i canali ufficiali di informazione della società toscana, soprattutto attraverso le opinioni dei tifosi e dei sostenitori, è molto facile comprendere il forte bisogno di chiarimenti sull’entrata in scena di Marco Bertelli.
Io infatti non rivelo nulla di nuovo, il malcontento è sotto gli occhi di tutti.




Marco Bertelli è di Viareggio ed era il Responsabile del settore Giovanile e della Scuola calcio del Centro Giovani Calciatori Capezzano Pianore (LU), una società dilettantistica che riveste il ruolo di Società Pilota del Milan in Toscana, ma che non ha mai avuto nessun contatto con l’Empoli, quindi:


Quali sono i motivi che hanno portato a Empoli il nuovo responsabile?


La domanda mi sorge spontanea perché non vi sono notizie riguardanti giocatori che dal Capezzano sono partiti per Milano ne tanto meno per Empoli, mentre in tanti sono approdati in altre realtà toscane.
A conferma di questi fatti vi è una notizia ufficializzata solo lo scorso 5 Giugno (a cose praticamente già fatte) che riguarda il passaggio di un giocatore del Capezzano al Genoa.

Come è possibile che il futuro Direttore dell'Empoli lasci partire un giocatore così valido per un'altra realtà?

Inoltre, analizzando il glorioso passato del Settore Giovanile empolese, possiamo notare che questo ruolo prestigioso è stato ricoperto da autorevoli uomini di sport che hanno fatto la storia degli ultimi vent'anni dell'Empoli e che poco, o forse nulla, hanno a che vedere con questa personalità la quale ha sempre svolto il suo ruolo nel mondo dilettantistico:

  • Cappelletti
  • Marcello Carli 
  • Andrea Innocenti
  • Massimiliano Cappellini
(tutti nomi che non hanno certo bisogno di particolari presentazioni)


Quest'ultimo è stato dirottato a Responsabile dell’Area Scouting, un incarico di rilievo, ma che certamente non onora i suoi vent’ anni di carriera all’ Empoli,

Ma perché? Perché spazzare via in un attimo così tanti anni di onorato ed efficiente servizio?


Alcune fonti vicine al “Il Nuovo Mister”, inoltre, raccontano di una puntata che risale ad un anno fa di una trasmissione televisiva locale all’interno della quale il nuovo Responsabile dell’Empoli avrebbe affermato che i giovani calciatori devono prima approdare a Capezzano per avere successivamente la possibilità di arrivare a Milano, a Firenze e in altre città, ma non a Empoli perché questi stessi giovani devono crescere “nel loro ambiente”,

è vero?

Per conoscere la verità e perché tutto sia più chiaro, bisognerebbe verificare con esattezza negli archivi dell’ emittente locale.

Quanto emerso da quella trasmissione, se riscontrato con certezza, verrebbe riconfermato nella conferenza stampa che ha ufficializzato l’arrivo del direttore viareggino a Empoli. All’interno della conferenza, infatti, Bertelli afferma che è fondamentale lasciar crescere i giovani nel loro habitat, e qui mi sorgono ulteriori dubbi:


Come possono crescere e migliorare i calciatori se non possono usufruire di strutture idonee e all’avanguardia e di istruttori qualificati in grado di esaltare le loro caratteristiche?


Le altre società professionistiche staranno a guadare mentre l’Empoli lascerà crescere i ragazzi più meritevoli nel loro habitat?




Ci sono ulteriori voci, naturalmente da confermare, risalenti al periodo durante il quale Bertelli era a Capezzano, che parlano di accordi presi direttamente con i genitori residenti nella zona compresa tra Viareggio e Spezia, ai quali sarebbe stato consigliato di andare a Capezzano quando i loro ragazzi erano ancora tesserati con altre società, completamente escluse dalle trattative.


E lo stile Empoli?

Lealtà, chiarezza e trasparenza non si traducono esattamente nella pratica con i fatti sopra elencati.

Un ulteriore atteggiamento, quantomeno insolito, è delineato dal fatto che non vi è nessun documento nel quale Bertelli faccia riferimento al suo trascorso a Capezzano e ringrazi chi gli ha dato la possibilità di approdare in una realtà così importante. Sembra quasi che il nuovo Direttore non voglia chiudere definitivamente con il suo passato...

Nel sito ufficiale del Centro Giovani Calciatori di Capezzano si fa riferimento al fatto che Bertelli, con grande sapienza e professionalità, sia riuscito a portare un campionato Giovanissimi Regionali Elite. Si ma hanno concluso la stessa competizione con il 7° posto, non esattamente un risultato esaltante...

E le grandi doti del direttore?


Il fatto che Dirigenti e Presidenti storici di società della zona abbiano comunicato l’intenzione di interrompere i rapporti con l’Empoli impedendo che numerosi giocatori, scelti con lealtà e cura, arrivino nella società empolese, conferma la presenza di forti dubbi sull'operato del nuovo direttore.

Allora perché insistere ancora su Bertelli?


Arrivati a questo punto della vicenda è bene puntualizzare alcuni concetti: il mio interesse primario è quello di salvaguardare l’Empoli, una società unica per la quale nutro stima e rispetto, distaccandomi indiscutibilmente dal creare  malumori interni.

In nome di questo grande affetto, però, ho bisogno di certezze che spazzino via queste voci molto insistenti e presenti nei luoghi nei quali operava il nuovo direttore.

Di domande che tuttora sono sprovviste di risposta ce ne sono però molte altre:

Perché, nella zona compresa tra Viareggio e Massa, da circa un mese, si vociferava sulla nomina di Bertelli, mentre a Empoli non si era a conoscenza di nulla? 

Mi sembra lecito affermare che si tratta di un comportamento poco rispettoso nei confronti di tutte quelle persone che invece hanno portato rispetto da sempre a questa società, permettendole di diventare quello che è oggi.

Per quale motivo il Milan non si è interessato alla professionalità e alle grandi doti del direttore?


Come è possibile che l’Empoli abbia deciso di fare il suo nome nella totale assenza di collaborazioni precedenti?




E’ con forte interesse che cerco risposte chiare a queste domande con la speranza che le voci sopra riportate risultino completamente infondate: in questo modo riuscirei ad avere fiducia nella scelta della società e potrei tornare a fare una cosa di cui vado fiero, divulgare il rispettato  “Stile Empoli”.




domenica 8 giugno 2014

Lo sviluppo della Forza nel Settore Giovanile


Il presupposto, soprattutto quando si tratta una Capacità Condizionale come la Forza, è fondamentale: si parla di Settore Giovanile.

L’allenamento della Forza nel Settore Giovanile implica l’utilizzo di Conoscenze e Capacità importanti soprattutto nella cura dei dettagli: è doveroso prestare grande attenzione al Carico di Allenamento per adattarlo alle varie Fasce d’Età con grande rispetto delle Fasi Sensibili.

“Adattare il Carico” si traduce, nella pratica, come variazione dell’Intensità, della Durata, della Frequenza e del Recupero in rapporto agli Obiettivi, allo Stato di Forma e all’Età del calciatore.

In questo caso lo Sviluppo della Forza è associato ad una Capacità Tecnica fondamentale per il calciatore: il Tiro in Porta.

esercizio_13644

Obiettivo Primario: Forza

Obiettivo Secondario: Calciare

Categorie consigliate: Prima Squadra, Juniores, Allievi, Giovanissimi

Numero giocatori: 6Minuti esercitazione: 10Numero di serie: 2Minuti di recupero: 1Numero di recuperi: 1

Tempo totale: 21 minuti

 

Descrizione
Si organizza il Campo di Allenamento come in figura, formando un numero di file idoneo al numero di giocatori.
Il Calciatore esegue una corsa al massimo della potenza, trattenuto da un compagno per mezzo di un elastico.
Al termine esegue una serie di appoggi monopodalici prolungati e una serie di salti in corsa su ostacoli di misura media per poi calciare in porta su sponda del mister, naturalmente, di Potenza.

 

Materiale Occorrente
Palloni
Elastici
Cerchi
Ostacoli Medi


 

giovedì 5 giugno 2014

Il Coordinatore Atletico, un nuovo stimolante incarico.


foto1

In vista della prossima Stagione Sportiva (2014/2015) sono stato incaricato, oltre alla Guida Tecnica dei Giovanissimi 2001, di coordinare l’Attività Atletica per la Prima Squadra e per il Settore Giovanile.
Per un giovane allenatore “in carriera” come me, si tratta di un ruolo importante e di grande responsabilità che mi permetterà di mettere alla prova le mie conoscenze e di crescere molto dal punto di vista professionale.

  • “Il preparatore atletico è la figura professionale preposta a curare e gestire la preparazione motoria fisica, generale ed individuale, degli atleti praticanti sport agonistici e amatoriali. In generale, la sua attività consiste nel programmare e realizzare allenamenti mirati che consentano agli atleti di raggiungere la condizione fisica ideale, prevenire gli infortuni caratteristici o ritornare ai livelli espressi prima dell'infortunio.”
  • “L'allenatore è una figura che si occupa di coordinare e dirigere l'allenamento di una squadra o di un atleta.
    Gli allenatori, di solito, sono stati praticanti della disciplina di cui si occupano o possiedono comunque profonde conoscenze su di essa.
    Un allenatore è in genere affiancato da collaboratori: un viceallenatore (allenatore in seconda) insieme al quale organizza gli allenamenti e un preparatore che si occupano del lavoro fisico-atletico dei componenti della squadra. L'allenatore è il solo responsabile della formazione scelta, degli atleti in panchina e delle sostituzioni effettuate nel corso della gara.”
Per descrivere le modalità con le quali ho intenzione di gestire questa posizione all’interno della Società sono partito da due classiche definizioni del ruolo di Allenatore e Preparatore Atletico.
Come si può notare, si tratta di due posizioni strettamente collegate tra loro che devono organizzare insieme l’intera Seduta di Allenamento per perseguire un risultato comune fondamentale: rendere l’allenamento il più proficuo possibile per esaltare le caratteristiche del singolo e del gruppo di giocatori.

I due collaboratori dovranno vedersi spesso prima dell’inizio e durante la Stagione Sportiva per pianificare il lavoro nei minimi dettagli preoccupandosi anche di curare il loro rapporto: la resa ottimale implica la presenza di un rapporto di fiducia, stima e rispetto.


Nel mio caso dovrò impegnarmi al massimo per parlare con tutti gli allenatori con i quali dovrò coordinare l’allenamento, per capire le loro idee, le loro esigenze e i loro obiettivi.
Solo dopo aver parlato con loro sarò in grado di stilare programmi personalizzati e diversi per ognuno di loro.


Successivamente lascerò al Mister la quasi totale responsabilità di trasferire dalla carta al campo le esercitazioni specifiche, mentre sarò io personalmente a effettuare Test di Controllo utili per valutare lo Stato di Forma dell’atleta.

Il Coordinatore, infatti, non ha la necessità di presenziare sul campo al fianco di tutti gli allenatori in tutti gli allenamenti, ma, una volta organizzati i programmi specifici, deve rimanere a disposizione di tutti per eventuali dubbi e chiarimenti, deve verificare periodicamente lo stato di forma e intervenire personalmente per colmare eventuali carenze.

In questo modo, a mio parere, si può instaurare un rapporto di stima reciproca con i Tecnici e fare in modo che tutti si impegnino al massimo per perseguire gli obiettivi comuni.